Da alcuni giorni Pasquale Esposito ha deciso di appendere le scarpe al chiodo. Lascia Monopoli dopo 4 anni lunghi e pieni di soddisfazioni: dal ritorno tra i professionisti alle salvezze in Lega Pro/Serie C l’elenco dei risultati ottenuti è importante. La nostra redazione lo ha contattato telefonicamente non solo per parlare del suo futuro e dei trascorsi col gabbiano, ma anche per chiedergli un parere sul Bari attuale: l’ormai ex difensore classe 1981 sabato scorso era presente al ‘San Nicola’ ed ha assistito alla partita dei galletti contro il Venezia.
Pasquale Esposito, dopo questi ultimi quattro anni intensi si chiude la sua avventura col calcio giocato e col Monopoli…
“Ho avuto la fortuna di vivere momenti bellissimi a Monopoli, che ormai è diventata la mia città quotidiana e dove ho famiglia. Ritengo di aver trascorso quattro anni bellissimo da calciatore, sono stati ottenuti risultati importanti. Dalla promozione dalla D, passando per la vittoria in Coppa Italia e fino alle salvezze in C, di soddisfazioni ce ne siamo tolte”.
Qual è stata in C la partita più bella in biancoverde? E quale quella che vorrebbe rigiocare?
“Se proprio devo sceglierne una in C dico quella contro l’Ischia. Il mio gol, oltre a risultare importante, fu anche uno dei più belli della mia carriera. Ipotecammo la salvezza, impossibile dimenticare. La sfida che vorrei rigiocare, invece, è quella al ‘Marulla’ contro il Cosenza della passata stagione. Feci un errore grossolano e che risultò decisivo per la vittoria finale dei silani. Si era in piena zona playoff, fu quasi uno scontro d’alta classifica”.
Come è maturata la decisione del ritiro dal calcio giocato?
“Fare 21 campionati non è mai facile, ma a volte servono lucidità e maturità per prendere queste decisioni. Era da tempo che stavo pensando al ritiro dal calcio, io in campo ho sempre dato anima e corpo. Quando, però, queste condizioni sono venute meno ho deciso di smettere e mi sto, quindi, guardando intorno”.
Cosa vuol fare da ‘grande’ Esposito? Come vede il suo futuro?
“Al momento sto valutando qualche possibilità, senza trascurare l’ambito calcistico. Mi piacerebbe restare in questo tipo di ambiente”.
Cosa è venuto meno per la prosecuzione della sua avventura a Monopoli?
“Non è che sono mancati presupposti, certe situazioni tendono a verificarsi in corso d’opera. E’ giusto, in determinati casi, salutarsi da persone bene e lasciarsi andare. In questo mondo, tuttavia, le strade che si dividono possono sempre incrociarsi nuovamente. Chissà che ciò non ricapiti sempre qua a Monopoli…”.
Veniamo però al presente: dopo sole tre giornate il Monopoli è primo. Se l’aspettava?
“E’ stata allestita una buona squadra, sicuramente era inaspettato il primo posto. In ogni caso bisogna restare sempre coi piedi per terra e mantenere la calma, bisogna solo continuare su questa squadra. Cosi sarà possibile togliersi altre soddisfazioni”.
Sabato era presente al ‘San Nicola’ per assistere a Bari-Venezia. Dove sono venuti meno, a suo avviso, i galletti?
“Partite come quella di sabato talvolta tendono a complicarsi. Il Bari ha fatto molto possesso palla ma non è bastato. Affrontare il Venezia non è facile. Dal punto di vista del gioco serviva una manovra un po’ più veloce per scardinare la difesa veneta. Una volta in svantaggio, poi, è difficile rimettere sfide del genere in parità”.
Aldilà del risultato, dove può arrivare – almeno sulla carta – il Bari in questo campionato di B?
“Ci sono comunque tutte le carte in regola per ripartire e fare un campionato importante. Sicuramente bisogna crescere ancora, ma il Bari a mio parere rientra tra quelle squadre che possono andare sino in fondo e giocarsi obiettivi importanti fino alla fine”.
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