BARI – E’ tempo di fare sul serio anche a livello giovanile, soprattutto per quanto riguarda il campionato Primavera. Lo sa bene Stefano De Angelis, nuovo tecnico dei baby-galletti. L’ex tecnico del Cosenza, romano classe 1974, raccoglie l’importante eredità di Corrado Urbano, ora allenatore del Cassino. Ieri la nostra redazione ha avuto la possibilità di incontrarlo e di conoscerlo meglio di persona. Ecco cosa ci ha raccontato.
Buon pomeriggio mister. Dal Cosenza ed una Serie B soltanto sfiorata…alla panchina della Primavera del Bari. Come mai questa scelta?
“E’ un’avventura stimolante, Bari resta pur sempre una piazza importante, anche a livello di Primavera. Le motivazioni sono altissime sin dal primo giorno in cui ho messo piede qui. Ne faccio una questione di crescita professionale, quest’anno dovrei anche ottenere il patentino da master. Voglio dare, allo stesso tempo, anche una mano a questi giovani ragazzi”.
Cosa le ha insegnato l’esperienza di Cosenza? Dalla Berretti ti sei poi ritrovato ad allenare la prima squadra: un progresso continuo…
“L’esperienza a Cosenza mi ha dato tanto a livello umano e tecnico. Trovarsi catapultati ad allenare una squadra di blasone come quella calabrese e lottare per un traguardo importante mi ha dato tanto. Di errori ce ne sono stati, , ma è proprio di questi che si deve fare tesoro e migliorarsi sotto ogni punto di vista. Cercheremo di lavorare sui ragazzi e prepararli quanto più possibile verso la prima squadra”.
Pensa di poter riproporre il 4-3-3 visto a Cosenza? In Calabria il suo fu un calcio effervescente…
“Non è il modulo che fa la differenza, cosi come spesso mi ha fatto presente Roselli. Con lui, peraltro, è capitato spesso di parlare di Bari, vi posso garantire che a distanza di anni è rimasto legato alla Puglia. Per il resto è l’allenatore che deve adattarsi al materiale che ha a disposizione, deve far rendere al meglio i suoi giocatori. Non bisogna essere rigidi, insomma. Lo scorso anno avevo scelto il 4-3-3 perchè la squadra mi sembrava più portata ad interpretare quel tipo di gioco. Ed a livello agonistico sono state spese tante energie, sino ad arrivare quasi in B”.
L’inizio di torneo è piuttosto impegnativo. Subito Pescara e Palermo, poi derby col Foggia…
“Sembra quasi fatto apposta (ride, ndr). Le prime due citate sono forse le squadre meglio allestite per questo torneo. Giocare contro Palermo e Pescara è importante, sono due compagini che sicuramente in questo momento hanno qualcosa in più di noi, soprattutto a livello di organizzazione. Ma affronteranno una squadra, la nostra, col coltello fra i denti”.
Bisognerà fare a meno di Collocolo. Sembrava ormai fatta col Cosenza, poi però…
“Non è più arrivato, ma non a causa del Bari. I galletti ci hanno provato, poi sono sorti altri problemi che hanno frenato la trattativa. Non saprei dire altro nello specifico, ma poco importa”.
Obiettivi personali ed a livello di squadra per questo campionato.
“L’obiettivo dal punto di vista personale, come detto, è quello di migliorarmi. Già da un mese a questa parte mi sento migliorato stando vicino a questi ragazzi, non lo dico tanto per dirlo. A livello di squadra vogliamo fare un buon campionato e migliorare a livello formativo e tecnico-tattico”.
Si dice un gran bene del giovane Tedone. Può diventare il nuovo Scalera?
“Abbiamo ragazzi validi in difesa, sicuramente Tedone è tra questi. Il ragazzo ha un’ottima corsa, deve migliorare un po’ ma sta facendo grossi passi in avanti. Ha una voglia di emergere assoluta. E’ affidabile, può diventare importante e fare un grande salto di qualità tra i professionisti”.
Lei ha firmato coi galletti un contratto della durata di un anno. Come mai?
“E’ stata una scelta di comune accordo col direttore, questa stagione va sfruttata in tutti i modi. Sarebbe stato troppo semplice, dopo il campionato disputato a Cosenza nella passata stagione, pensare e dire ‘sto arrivando’. Devo crescere ancora, non è falsa modestia. Devo fare ulteriori passi in avanti e ritengo che il Bari possa offrirmi questa opportunità”.
C’è già un filo diretto tra prima squadra e Primavera?
“Stamattina (ieri, ndr) all’allenamento hanno assistito sia Sogliano che Gatti, ciò credo sia un aspetto importante sotto questo punto di vista”.
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