Uno sponsor non commerciale? Si, è possibile. Se per una volta sulle maglie da gioco ci fosse stampata a caratteri cubitali la solidarietà? Questo l’intento di un’iniziativa partita dalla pagina Instagram “Il Nostro Bari“, che ha colmato il momentaneo spazio vuoto destinato agli sponsor della maglia biancorossa con la scritta “Fuckleucemia“, una campagna promossa e ideata da Michele Nicassio, papà di Ethan, piccolo guerriero affetto da leucemia, il cui ricavato sarà impiegato nella realizzazione di uno spazio Oltreop, che offrirà supporto psicosociale tanto ai bambini e adolescenti oncologici quanto alle loro famiglie.L’iniziativa è supportata dalla Apleti Onlus.
“Sarebbe stupendo vedere sulla maglia dei biancorossi la scritta ‘Fuckleucemia‘ anche solo per una sola partita“, afferma Nicassio.
Pubblicata in rete, la foto ha subito riscosso il più alto consenso da parte della tifoseria biancorossa. Questo gesto che coniuga solidarietà e sport oltre ad essere un segno di una collettiva spiccata attenzione verso il prossimo indice di come i tifosi baresi abbiano a cuore l’aspetto sociale.
L’auspicio di media e tifosi è che la società presieduta da Cosmo Antonio Giancaspro accolga questa lodevole iniziativa e porti in campo i colori della solidarietà.
Ma perché una parolaccia. ?