Un motorino inesauribile a centrocampo, capace di smistare palloni e crearsi varchi puntando sulla rapidità. E’ il ritratto di Andrés Tello, giocatore classe 1996 proveniente dalla Juventus. Tra i principali protagonisti del promettente avvio stagionale del Bari di Fabio Grosso c’è lui.
BUON INIZIO – Premessa doverosa: ieri nel Bari hanno tutti sfoderato una buona prestazione, a tratti anche esaltandosi. Il Cesena, peraltro, è apparso tecnicamente molto inferiore. Ma se proprio bisogna trovare il migliore in campo allora la palma va al colombiano. Dell’ex Cagliari, tra le varie cose, è l’assist decisivo per il primo gol di Improta e sempre dai suoi piedi è passata la giocata – impeccabile, da manuale – che ha poi portato al 2-0. Non che contro Parma e Cremonese fosse andata peggio, anzi. Affrontare emiliani e lombardi è stato più difficile, ma anche in Coppa Italia Tello ha dimostrato di avere intuizioni non comuni in Serie B. Vivacità ed effervescenza sono il suo piatto forte, riesce a piazzarsi quasi dappertutto. La sensazione, dopo 270′ di gare ufficiali, è che possa crescere ancora.
OBIETTIVO CONTINUITA’ – L’avventura di Bari, però, prospetta un traguardo personale più ambizioso: la continuità. Perchè Tello ha fatto bene a Cagliari (pur collezionando solo 24 presenze e 2 gol, ndr) ma è anche reduce da una retrocessione ad Empoli. Tutti ricordano la prodezza in rossoblù nella trasferta di Lanciano, così come le difficoltà incontrate agli ordini di Martusciello in A, pur non essendo i toscani in grado di incidere efficacemente in fase offensiva. Dov’è la verità, dunque? Chi lo ha visto da vicino parla del colombiano come un giocatore dalle grandi potenzialità ma con un tesoretto tutto da scoprire e far emergere. A Grosso (che ieri lo ha elogiato nel post-gara) il compito di far sì che la terza stagione italiana possa essere quella della svolta. A giovarne, in primis, sarebbero proprio i galletti.
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