Fonte: FC Bari 1908
Se dai un pallone ad un bambino saprà sicuramente utilizzarlo. Se poi gli fai vivere un’ora da protagonista con tanto di allenamento atletico e tecnico sotto la guida di un allenatore professionista lo avrai reso sicuramente felice. Ed è proprio questa felicità che si è disegnata sul volto degli oltre 30 ragazzi del Centro Diurno Educativo per minori ‘Lavoriamo Insieme’ di Bari, durante il primo incontro, sui campi in sintetico della città vecchia, con lo staff della FC Bari 1908 nell’ambito del ‘Progetto Giovani nelle periferie’guidati dall’esperto mister Lello Sciannimanico, dalla mister Roberta Miranda e realizzato in collaborazione con l’Assessorato al Welfare del Comune di Bari che coinvolgerà i ragazzi, dai 5 ai 12 anni, con problemi socio-ambientali.
“Un progetto che vuole essere particolarmente attento alle situazioni dei minori nelle varie zone di Bari – sottolinea la coordinatrice e responsabile Silvia Patruno – oggi abbiamo portato la FC Bari 1908 nel cuore della città ad incontrare i ragazzi e le ragazze di questa cooperativa. Il primo di diversi appuntamenti che si susseguiranno nell’arco di questa stagione. Questo è anche il ruolo del nostro Club che deve unire lo sport al sociale, avvicinare i ragazzi con disagio e dargli una possibilità inserendoli magari nelle nostre squadre giovanili. E’ stata una mattinata divertente e gratificante, ringrazio per questo l’Assessore Francesca Bottalico che ci sta supportando per la riuscita del progetto”.
“Da anni l’assessorato al Welfare condivide progetti con la FC Bari 1908 – dice l’assessore Francesca Bottalico – il ‘Progetto Giovani nelle periferie’ è uno di questi. I minori delle periferie avranno così la possibilità di trascorrere delle giornate di gioco e divertimento e avviare un percorso didattico con la stessa società biancorossa. Molti di questi ragazzi sono segnalati dai servizi sociali e non possono accedere allo sport perchè non supportati dalle famiglie che invece devono capire come lo sport sia un’opportunità per imparare le regole giocando, per vivere la dimensione della squadra e instaurare dei rapporti con gli adulti e, magari, un’opportunità di lavoro. Particolarmente significativa l’idea di coinvolgere anche le ragazzine perchè, specialmente nei nostri centri sono una forte presenza e molto spesso noi lavoriamo sugli stereotipi di genere. Come assessorato stiamo investendo molto nella prevenzione anche attraverso strumenti e linguaggi alternativi, come sport, arte e musica al fine di interessare e coinvolgere in maniera attiva sempre più bambini e adolescenti allontanandoli da percorsi e contesti spesso a forte rischio di devianza”.
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