La sfida amichevole tra Bari e Fiorentina svoltasi sabato scorso a Moena ha avuto uno spettatore d’eccezione, l’ex biancorosso Alberto Cavasin. Con la maglia del Bari 100 presenze tra il 1983 e il 1986 con due campionati vinti agli ordini di mister Bolchi.
Apprezzato anche a Lecce come tecnico, Cavasin si può considerare un pugliese d’adozione. Il tecnico trevigiano in un’intervista rilasciata ai colleghi della Gazzetta del Mezzogiorno, espresso sulla sfida tra galletti e viola: “Premesso che si tratta solo di calcio di luglio, si legge sull’edizione odierna del quotidiano, visto che ad Agosto si inizia con la Coppa Italia, il livello di differenza tecnica tra le due squadre si è visto poco. Il Bari ha colmato con la corsa, la chiusura e i raddoppi la differenza di categoria. Ho visto una prova di carattere, da squadra, certo siamo all’inizio ma è un bel segnale di fiducia e autostima”.
E ancora: “Ho visto un ottimo Micai, sicuro nelle uscite e dotato di grande personalità, bene Capradossi, apprezzabili le geometrie di Basha sulla mediana e l’estro di Improta e Galano sugli esterni”.
Le favorite? “A mio avviso sono le 3 retrocesse, sia per il paracadute economico sia per l’organico, partono notevolmente favorite. Poi c’è il Frosinone, che avendo perso i playoff la scorsa stagione avrà sicuramente voglia di rivalsa. Infine occhio alle neopromosse, basti guardare gli esiti dei recenti campionati di B. Il Bari? Deve giocare sempre per vincere il campionato, per l’organico che ha può certamente puntare in alto, del resto la A manca da troppo tempo. Il Bari ha un mix di esperienza e gioventù, ottimo per la categoria”.
Infine Cavasin spende due parole anche sul neo tecnico del Bari Fabio Grosso: “Il calcio per i baresi non è matematica, anche se giovane può sfondare, basti ricordarsi di Antonio Conte. Mi piace, prosegue Cavasin, vuole che si giochi la palla dalla difesa, sono convinto che creerà un bel gruppo e la piazza lo appoggerà.”
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