BARI – Ha salvato in questa stagione il Crotone dalla retrocessione in serie B, compiendo un’autentica impresa sulla quale pochi avrebbero scommesso solo qualche mese fa, ma Davide Nicola non si è fermato qui e ha deciso di onorare una sua promessa goliardica e di compiere in bici un personale “giro d’Italia” percorrendo lo stivale dalla Calabria fino al Piemonte. Dopo una sosta a Matera, il tecnico torinese ha oggi fatto tappa proprio a Bari che, per poco più di un anno, è stata la sua casa. L’esperienza vissuta in Puglia non ha prodotto grossi risultati dal punto di vista sportivo, ma dal punto di vista umano deve avere evidentemente lasciato il segno in quanto nel tardo pomeriggio molta gente ha voluto accoglierlo sul lungomare barese ed ha approfittato per salutarlo con calore e gioia. Ad abbracciarlo erano presenti anche Giovanni Loseto e Giovanni Di Noia, difensore che lo ha avuto a Bari come allenatore. Assediato dai giornalisti, Il 44enne piemontese ha risposto con molta disponibilità alle domande che gli sono piovute da tutte le parti.
Questo giro in bici si sta dimostrando più difficile della sua impresa col Crotone?
“Oggi è stata durissima a causa del saliscendi nei pressi di Matera, del vento contro e dei 36° di temperatura. Non credo però ancora che tutto questo sia più difficile della salvezza conquistata col Crotone. Avevo fatto questa promessa sportiva ed era giusto che mantenessi ciò che avevo detto. E’ questo il miglior strumento per avere credibilità. A patrocinare l’evento ci sono due grandi organizzazioni ONLUS e cioè la Federazione Italiana Amici della Bici e l’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada. Ho visto le cifre dei deceduti per incidenti stradali e sembra di leggere un bollettino di guerra!”.
Passa con piacere da Bari?
“Si, certo. A Bari ho lasciato tantissimi amici e bellissimi ricordi. Non a caso abbiamo deciso di fare tappa qui ed ammirare questo splendido lungomare. Ci tengo a salutare l’associazione ‘Vinci con noi’ di cui sono il padrino. Sono addirittura venuti a salutarmi a Crotone dimostrando di essere magnifici. Siamo anche passati davanti allo stadio San Nicola ed è sempre bellissimo vederlo da fuori. I baresi lo popolano ogni anno sempre in massa anche se probabilmente ha il difetto di essere un po’ dispersivo”.
La stagione del Bari appena conclusa non è stata esaltante.
“Si, e ne sono dispiaciuto. Chi insiste, però, prima o dopo raccoglie. Auguro quindi al Bari di raccogliere ciò che cerca, soprattutto per i tifosi che ha. Se ho dei rimpianti? No, se mai provo dispiacere per non essere riuscito a completare un lavoro anche perché negli ultimi due mesi riesco a dare sempre un po’ di più. Non so quindi se sarei riuscito a compiere un’impresa simile a quella appena fatta in Calabria. Le cose però vanno così. Vuol dire che il percorso doveva essere quello ed io accetto il tutto con filosofia, come sempre”.
Cosa vede nel suo futuro? Resterà a Crotone?
“Bella domanda. Questo è però un giro in bici e preferisco non parlare di calcio”.
Buon viaggio Davide…
[Dichiarazioni raccolte dal nostro inviato Domenico Brandonisio]
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