Sono passati 23 anni esatti dalla terzultima promozione in Serie A del Bari, la penultima festeggiata in un ‘San Nicola’ gremito e addobbato a festa. La squadra edizione 1993/94 sorprese per modi e tempi con cui riusci a centrare questo traguardo, giungendo al secondo posto con 45 punti ed arrivando alle spalle della sola Fiorentina. E dire che il doppio confronto con la corazzata toscana (retrocessa l’anno prima dalla A in maniera rocambolesca) era stato tutt’altro che impari (0-1 in Puglia per effetto di un gol subito allo scadere, 0-0 al ‘Franchi’).
Nell’estate del 1993 la società biancorossa aveva in parte rivoluzionato un organico che, l’anno prima, era arrivato nono nonostante le forti aspettative ed elementi sulla carta un lusso per la categoria. Era il Bari dei vari Jarni, Loseto, Barone, Capocchiano e Taglialatela. Con l’inserimento di giovani promettenti come Bigica e Amoruso – nonchè la riconferma di elementi come Protti e Tovalieri, passando per innesti come Pedone, Fontana e Gautieri, le cose sarebbero poi cambiate radicalmente. In 38 partite i galletti racimolarono 14 vittorie, 17 pareggi, 7 sconfitte, 49 gol fatti (terzo attacco) e 27 subiti (seconda difesa).
La promozione aritmetica giunse in verità contro l’Acireale alla 37^ giornata. I biancorossi in Sicilia persero 1-0 (gol di Logiudice al 97′), ma nel frattempo il Cesena – diretta concorrente – aveva perso in casa contro il Cosenza. Quindi, nell’ultima giornata al ‘San Nicola’ contro il Padova, il bagno di folla finale con oltre 40mila spettatori. Il Padova, avversario di giornata, aveva ancora bisogno di punti per la A e per evitare lo spareggio proprio coi romagnoli, ma non andò oltre l’1-1. Di Pedone per i pugliesi e Galderisi per i veneti le marcature. Ospite d’onore in tribuna David Platt, nazionale inglese ed all’epoca calciatore della Sampdoria (solo due stagioni prima aveva indossato la maglia del Bari).
Tovalieri re del gol con 14 reti, Amoruso, Barone e Pedone i più presenti (37 presenze).
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