Più una passerella che una partita con reali ambizioni in palio, la prossima sfida tra Spal e Bari. Se i galletti sono ormai fuori dal discorso playoff, la formazione ferrarese sabato scorso ha ufficializzato il suo ritorno in Serie A dopo 49 anni: l’ultima volta tra le grandi del calcio italiano risaliva alla stagione 1967/68. Ininfluente la sconfitta contro la Ternana (2-1) alla luce della vittoria in extremis del Benevento in casa contro il Frosinone. Lacrime di gioia per mister Leonardo Semplici e per i suoi ragazzi, tra cui gli ex Bari Pasquale Schiattarella (altra promozione dopo Livorno) e Cristiano Del Grosso.
Semplicemente eccezionale il rendimento degli estensi, nonostante un leggerissimo calo finale. Per approdare in Serie A è stato sufficiente totalizzare 75 punti in 41 gare, frutto di 21 vittorie (nessun’altra ha fatto meglio), 12 pareggi, 8 sconfitte, 64 gol fatti (miglior attacco, assieme a quello del Verona) e 38 subiti. Da vertigini il rendimento in casa (44 punti, primo) e trasferta (31 punti, primo). Il cannoniere? Uno spiegato bomber di razza che corrisponde al nome di Mirko Antenucci, ora a quota 17 reti.
Un’eventuale vittoria contro i galletti (sparring partner per il terzo anno di fila, dopo le feste di Carpi e Cagliari) o il mantenimento del primo posto permetterebbe alla formazione spallina di essere premiata con la coppa ‘Ali della Vittoria’, la stessa sollevata nel 2009 dall’allora capitan Gillet dopo la gara col Treviso…
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