Quel 27 febbraio del 2013 (occasione in cui realizzò la sua unica doppietta in carriera) dev’essere rimasto particolarmente impresso nella testa di Raphael Martinho. E chissà se, a quei tempi, il centrocampista brasiliano avrebbe mai immaginato di vestire la maglia del Bari e di giocare – da avversario – una sfida contro il ‘suo’ Hellas Verona. Tutto ciò sabato pomeriggio sarà realtà, nella speranza di recuperare quella forma e quegli antichi fasti che proprio in riva all’Adige lo avevano reso noto alle grandi platee del nostro calcio.
VERONA FELIX – Sono state intense le due stagioni con gli scaligeri dal 2012 al 2014. La prima si concluse con lo storico ritorno in Serie A, la seconda sfiorando per pochissimi punti una qualificazione in Europa League che sarebbe stata ampiamente meritata. E lui, Alves De Lima Raphael, era spesso risultato tra i giocatori cardine dello scacchiere di Mandorlini: i gol messi a segno in B furono 10 in 30 presenze, soltanto 2 in 20 gare l’anno dopo ma contro avversari di ben altro calibro e spessore. Meglio le cose andranno al suo connazionale Jorginho, ma questa è un’altra storia. Cross, dribbling, giocate personali di buona fattura, gol. In gialloblù ha fatto parlare molto di sé, vestendo i panni del motorino.
DA CATANIA A BARI – Positiva, malgrado tutto, anche l’esperienza col Catania (20 presenze, 3 gol), meno quella col Carpi (11 presenze, 0 gol) alla corte di Castori e nuovamente in Serie A. Nel frattempo, a causa anche di qualche problema fisico, Martinho qui a Bari non è sempre riuscito a mettere del tutto in mostra le sue qualità. I dati legati alle sue presenze lo confermano. Appena 699 sono i minuti giocati tra Coppa Italia e Serie B (489 in campionato, 210 contro Cosenza e Palermo). Lunedi, tuttavia, è tornato in campo dopo una lunga serie di panchine e mancate convocazioni (ultima presenza lo scorso 17 novembre, Bari-Spezia 1-1): col Carpi, malgrado la debacle generale, la sua non è stata una prova da buttare.
CERCASI GRAN FINALE – E la speranza, in questo finale di campionato, è che la sua freccia possa tornare a scorrere fulminea nei campi della cadetteria. E’ ottimista il suo procuratore, Joao Santos, ai microfoni di tuttomercatoweb: “È rientrato dopo due mesi, ha fatto una buona partita. È un giocatore importante, speriamo che il Bari faccia i playoff perché sarebbe fresco per il rush finale”. Nei galletti, a anche a causa delle assenze pesanti di Brienza e Floro Flores, c’è effettivamente bisogno di quel pizzico di brio, fantasia ed imprevedibilità necessarie per fare la differenza. Il brasiliano classe 1988 è chiamato a rispondere presente ed a mettere alle spalle gli acciacchi del passato: ci riuscirà?
Lascia un commento