1996 – Un Protti superbo rimonta in casa la Cremonese e tiene il Bari in corsa per la salvezza

Una delle più belle partite del bomber riminese in riva all’Adriatico. Per un meritato titolo di capocannoniere


Tifo Bari
Tifo Bari

A giochi conclusi la partita contro la Cremonese del 14 aprile 1996 non risultò determinante per raggiungere la salvezza in A. Ma di sicuro fu una delle più belle ed emozionanti per tutti i tifosi del Bari – che ancora credevano nel miracolo – e soprattutto per Igor Protti, capace di trascinare i suoi con una doppietta e di rimontare al ‘San Nicola’ l’iniziale vantaggio di una diretta concorrente. “Ma ci vuole uno scudetto per Protti!” titolò il ‘Corriere dello Sport’ del giorno dopo. A ragion veduta, dato e considerato il duello a distanza con Giuseppe Signori della Lazio: entrambi professionisti del gol, ma con squadre diverse, ambizioni diverse e carature tecniche molto differenti. I pugliesi in quel torneo potettero contare su un attacco prolifico (49 reti, comprese le 12 di K. Andersson) ed una difesa colabrodo (71 reti subite), i biancocelesti su una corazzata che avrebbe chiuso il campionato al terzo posto (allenata da Zeman e con in organico il futuro galletto Franco Mancini).

Esattamente 21 anni fa, alle ore 16, biancorossi e grigiorossi si sfidarono al ‘San Nicola’ in un vero e proprio spareggio salvezza. Duello anche tra due tecnici arcigni e preparati: Eugenio Fascetti da Viareggio e Luigi Simoni, che di li a due stagioni diventerà l’allenatore dell’Inter di Ronaldo e dell’ultima Coppa Uefa. Al 39’ i lombardi passarono in vantaggio con un gol di Perovic, ma fu a partire dal 57’ della ripresa che salì in cattedra il genio di Igor Protti: sulla prima rete fu Annoni a fornirgli l’assist decisivo per battere Razzetti, in quella del sorpasso la gioia arrivò dopo una prima ribattuta del portiere avversario. E fu il frutto della tenacia più estrema, considerando la posizione molto defilata della seconda conclusione.

Quei tre punti, che in un primo momento riaprirono i discorsi salvezza, furono poi vanificati dalle sconfitte contro Parma ed Inter fuori casa. Inutili la vittoria sull’Udinese (4-2) ed il pareggio con la Juventus (2-2). Protti, però, riuscì a vincere il titolo di capocannoniere della Serie A con 24 reti: ancora oggi è il primo (e sin ora unico) calciatore ad aver ottenuto questo riconoscimento con una squadra nel frattempo retrocessa in B.






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