Bari deludente, ma l’aritmetica lo tiene saldamente in gioco. Carpi ultima chance per ripartire?

I galletti, nonostante gli ultimi passi falsi, sono ancora a -4 dal quarto posto. Ma se non si cambia registro…


FC Bari 1908
FC Bari 1908

Nulla di nuovo all’orizzonte. Anche contro lo Spezia il Bari non è riuscito a cancellare il tabù trasferta, rimediando piuttosto un’amara sconfitta, per quanto di misura. Perché aldilà del gol subito da Granoche e delle ingenuità di Capradossi (doppio giallo), mai i biancorossi hanno dato l’impressione di reagire e di cercare di ribaltare in tutti i modi un pericoloso svantaggio. Un punto debole considerevole per chi punta ai traguardi più importanti e che mette, ancora una volta, a nudo tutti i limiti di questa squadra. Se la difesa da un lato traballa, dall’altro il centrocampo non riesce mai a costruire una manovra tale da poter rifornire al meglio l’attacco. Si fa sentire l’assenza di Brienza, ma anche Galano e Raicevic hanno avvertito difficoltà nel ritagliarsi spazi ed a giocare di spalle alla porta. Soprattutto il foggiano, abituato com’è a spaziare maggiormente sulle corsie.

COSA NON VA? – Come nel peggiore degli incubi. Dopo la trasferta di Benevento e le tre vittorie di fila, i galletti sembrava avessero finalmente preso il volo. Fatali, però, si sono rivelati i tonfi esterni contro l’Entella e, soprattutto, contro il Trapani. Dalla trasferta siciliana il Bari sembra aver smarrito molte delle sue convinzioni, aspetto che ha finito con l’accentuare problemi – caratteriali, tecnici e strutturali – che già avevano una loro radice definita. Problemi psicologici e soluzioni tecnico-tattiche rivelatesi errate. Risultato? Tesoretto dilapidato e tutto ritorna com’era prima. All’appello stanno venendo meno alcuni degli innesti del mercato di gennaio: se Galano, Floro Flores (a secco da diverse gare) e Salzano sembrano tra i più reattivi, stanno invece venendo meno altri giocatori anche per via di problemi fisici (ad esempio Greco, ma c’è anche l’assenza di Morleo) e condizioni non al top. Cosa che impedisce, di fatto, di poter contribuire alla causa in maniera esaustiva. Valutazioni sbagliate e valori sopravvalutati? Può darsi. Eppur si rimane in corsa per tutto. Il Bari, nonostante i quattro ko di fila e l’ultima poco convincente vittoria interna col Latina, è ancora li, a sole quattro lunghezze dal quarto posto e fuori dai playoff soltanto per scontri diretti sfavorevoli contro il Carpi. Ma l’aritmetica – che tiene in vita – può dare realmente una mano solo se accompagnata dalla giusta determinazione. Altrimenti saranno solo rimpianti.

CARPI DIEM – In tal senso la trasferta del ‘Cabassi’ può rappresentare una sorta di ultima spiaggia. Pasqua come sinonimo di resurrezione o caduta definitiva? La sfida contro i ragazzi di Castori – in vista soprattutto dei delicati scontri con Verona e Salernitana – molto potrà dire sugli scenari futuri. Neppure gli emiliani attraversano un periodo di grande forma ed una sconfitta potrebbe estrometterli dalla corsa playoff. Tutto può ancora succedere, ma sarebbe già fondamentale sapere di poter contare su un collettivo capace di dare segnali di reattività.






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