BARI – Dal mal di trasferta questo Bari non riesce proprio a venirne a capo. Un dato di fatto che ormai diventa sempre più un problema e che stride con il positivo rendimento ottenuto in casa. Ora c’è il Latina al ‘San Nicola’ per riscattarsi. A Stefano Colantuono ed ai suoi ragazzi il compito di rialzarsi: “Mal di trasferta? Non è inguaribile. Ci vogliono calma e pazienza – dichiara in conferenza stampa – ci stiamo giocando ancora il campionato e ora dobbiamo proiettarci sulla prossima sfida contro il Latina. Questa al momento ci interessa di più. Siamo ancora li per andare ai playoff, rimettiamoci in piedi. Sabato non ho parlato perché ero molto arrabbiato con l’arbitro. Sono stato espulso e senza proferire insulti. Non mi era piaciuto il comportamento in occasione del fallo di Brienza, che poi si è fatto male. E poi ero ulteriormente arrabbiato anche per la sconfitta”.
Qualcosa è venuta a mancare anche sulle decisioni arbitrali: “In alcuni episodi siamo stati danneggiati, sia in caso di vittoria che di sconfitta. Brienza? Sono da vedere i suoi tempi di recupero, non sarà una cosa passeggera. Non tutti gli elementi della rosa però sono riusciti ancora ad ottenere una condizione fisica accettabile. Per il resto, questa squadra è stata spesso altalenante, ma col Latina mi aspetto una prestazione importante. Latina? In B tutte le squadre hanno un buon livello, sarà una sfida equilibrata”.
Il bilancio della sua esperienza a Bari resta comunque importante: “Il nostro percorso è stato interessante, non ci sono stati momenti in cui abbiamo sbagliato diverse partite di fila. Questo magari è un momento di piccola crisi, avendo fatto solo un gol nelle ultime 5 partite. Da novembre il periodo più critico è questo, possiamo superarlo. Aspettative? Nel calcio non c’è mai nulla di semplice e scontato. Quando sono arrivato qui si era a tre punti dai playout, ci sono squadre invischiate e che hanno dalla loro una rosa già importante. I primi tre posti, invece, penso andranno a Spal, Frosinone e Verona. Le altre inseguono. Benevento? Pensavo ci avrebbe potuto dare una svolta definitiva e invece siamo rientrati nel limbo”.
Il momento è sicuramente delicato, ma il mister non ha alcuna intenzione di gettare la spugna: “Sono coi ragazzi, dobbiamo da un lato fare mea culpa ma dall’altro c’è bisogno di una pacca sulla spalla. Chi se la sente è il benvenuto. Potevamo stare ancora meglio di come stiamo adesso, non ci siamo ancora riusciti e questo mi fa rabbia. Ma la griglia dei playoff, lo ribadisco, è ancora molto corta. E’ qui che bisogna restare compatti, ancora più di prima. E c’è bisogno anche dei tifosi, spero ci stiano vicino. Sarebbe un peccato buttare alle ortiche quanto sin ora è stato fatto”.
Un pensiero arriva anche sui supporters biancorossi: “I tifosi li capisco, questa piazza ha vissuto tante problematiche. Ma per centrare l’obiettivo ci vogliono calma, tranquillità e programmazione. Il calore che c’è in questa piazza l’ho riscontrato davvero in pochissime altre parti. Non si è secondi a nessuno, cercheremo di fare del nostro meglio. L’ansia non serve. Allo stesso tempo, pensare davvero di accedere di diritto ai playoff solo perché ti chiami Bari è un grosso errore”.
Infine Colantuono fa il punto sui giocatori assenti e da recuperare, per poi spendere una battuta sulla sua mancanza in panchina. “Manca Greco, tra gli squalificati c’è Moras. Cercheremo di recuperare Suagher, vediamo. Io in tribuna? Come se fossi in panchina”.
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