Diciassette anni di onorata carriera, ma il bello a suo dire deve e può ancora venire. Antonio Floro Flores, attaccante del Bari dallo scorso gennaio, ha ancora tanti sogni e desideri per il prossimo futuro. Li esprime nell’intervista rilasciata ai colleghi de ‘La Gazzetta dello Sport’ (articolo a firma di Franco Cirici).
Disputare 500 gare in carriera è tanta roba. Ma la fame è la stessa di sempre: “Non vedo il traguardo. Sono pervaso dalla voglia di giocare che avevo fin da ragazzino. Le mie prime 500 da professionista, però, sono una bella soddisfazione. Il frutto del lavoro, dei sacrifici di una vita trascorsa con la mia grande passione, il calcio”.
Ora il Bari. C’è una massima serie da provare a conquistare: “È il sogno finale. Per me sarebbe una grande gioia, un onore contribuire a riportare il Bari in A. Per il prestigio di club e città. Una promozione a Bari equivale a 10 in qualsiasi altra squadra di B. E poi andare in A vorrebbe dire aggiungere una lusinghiera appendice alla mia carriera. Mi scatterebbero altri tre anni di contratto. Partirebbe un’altra storia”.
Cosa non ha funzionato col Novara? I tifosi biancorossi sentono la mancanza dei suoi gol: “Ci sono, ci provo sempre. Contro il Novara ho tirato da tutte le posizioni. La palla non è entrata. Ma, se giocheremo sempre così, non potrà andare sempre storto. Domenica scorsa il Bari ha offerto una prova impeccabile, da serie A. Eppure ho avuto la sensazione che non avremmo mai segnato, nemmeno in due giorni. Il calcio è bello anche per questo”.
E domani l’attaccante partenopeo ritroverà da avversario Rolando Bianchi: “Siamo vecchi amici, abbiamo giocato insieme in Nazionale. Spero che Rolando ne faccia due. E io tre”.
Lascia un commento