Per il terzo anno consecutivo la Lega B, in collaborazione con l’Istituto per il Credito Sportivo e Sportradar, ha organizzato il Tour denominato “Regoliamoci – Le Regole del Gioco Pulito” che proprio oggi ha fatto tappa nel capoluogo pugliese coinvolgendo dapprima i ragazzi del settore giovanile e poi la prima squadra della Fc Bari 1908 capeggiata da mister Colantuono. Lo scopo di tale appuntamento è quello di dare sempre più importanza a temi fondamentali per l’intero movimento calcistico come la credibilità e la reputazione. Sono proprio questi gli aspetti da curare maggiormente quando si ha a che fare con la passione della gente sensibilizzando i protagonisti a sposare con sempre più convinzione una condotta responsabile e consapevole.
Nel segno degli slogan “Regoliamoci” e “Diamoci una regolata”, a tenere le redini dell’incontro c’erano Gianluigi Pocchi, Responsabile della Piattaforma di Responsabilità Sociale della Lega B, Marcello Presilla, responsabile per l’Italia di Sportradar, l’agenzia deputata dall’Uefa a svolgere attività di monitoraggio, di analisi dei flussi di scommesse e di dinamiche legali legate al match-fixing.
Il 3 settembre 2015 il Consiglio dei Ministri sposò in via preliminare la proposta fatta dalla Lega B di inasprire le pene per chi si macchia di illecito affinché sia sanzionato col sequestro preventivo finalizzato alla confisca, anche per equivalente, dei beni che costituiscono il profitto della propria condotta e sia acclarata la responsabilità anche in sede penale per le Società ai sensi del Decreto Legislativo 231 del 2001. Proprio su questo si è espresso Gianluigi Pocchi: “Continueremo a portare avanti il percorso tracciato in questi anni per accrescere il livello di reputazione della nostra Categoria. L’azione di contrasto al match fixing della Lega si articola in quattro fasi: la prevenzione, attraverso la formazione sugli aspetti etici, legali e sui risvolti commerciali derivanti dal fenomeno, il controllo, attraverso il monitoraggio a più livelli delle competizioni, pre partita e live, la premialità, con la scelta da parte della Lega di valorizzare i gesti di fair play più meritevoli, e la sanzione, con la richiesta di inasprimento delle pene per i soggetti colpevoli di frode sportiva e raccolta abusiva di scommesse”.
A sottolineare tali concetti, ci sono le dichiarazioni di Paolo D’Alessio, Commissario Straordinario dell’Istituto per il Credito Sportivo (al fianco della Lega B da diversi anni sui progetti infrastrutturali, etici e di valorizzazione dei giovani) che la società del Bari ha riportato in un articolo pubblicato sul proprio sito web: “L’integrità del calcio garantisce non solo l’essenza del gioco stesso, ma ne tutela anche il valore economico. Per noi, che investiamo nello sviluppo dello sport, difendere il calcio dall’illecito sportivo promuovendone la correttezza, significa anche assicurarne l’indotto economico. I comportamenti dei calciatori e di tutti gli operatori del settore infatti influiscono in modo imprescindibile sulle Società e sulla loro capacità di restare competitive in un mercato complesso come quello del calcio. Come unica banca pubblica del Paese vogliamo poter contare su un sistema finanziario solido ed etico che sia proiettato al futuro”.
Le ultime dichiarazioni sono state quelle di Marcello Presilla, responsabile per l’Italia di Sportradar, l’agenzia deputata dall’Uefa a svolgere le attività di monitoraggio delle competizioni sportive, di analisi dei flussi di scommesse e delle dinamiche legali legate al match-fixing: “Educazione e formazione rappresentano elementi fondamentali nell’azione di prevenzione e contrasto del match-fixing, ad ogni latitudine geografica ed in ogni disciplina sportiva. Da anni svolgiamo questo tipo di attività al fianco di Leghe e Federazioni, nella convinzione che sia essenziale rendere gli atleti più consapevoli dei rischi, dei pericoli e delle conseguenze sul piano personale e professionale derivanti dal coinvolgimento nelle partite truccate”.
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