Negli studi di Teleregione ieri c’era anche Enzo Mastronardi, presidente del Monopoli. Intervenuto nel corso della trasmissione ‘il calcio che ci piace’ – condotta e diretta dal nostro capo redattore Marcello Mancino, il massimo dirigente biancoverde si è soffermato, prima di tutto, sul pareggio contro la Virtus Francavilla e sull’immediato futuro: “La gara del ‘Veneziani’ non è stata vinta – afferma – ma sono estremamente soddisfatto per come la squadra sta giocando. Continuando cosi non credo ci saranno problemi per il futuro. Mancano ancora 7 partite, ne faremo 4 in casa e le altre fuori. La squadra è viva e sono convinto che a Vibo Valentia il Monopoli possa fare la sua partita alla grande ed ottenere risultati”.
Immancabile una riflessione sulle ultime aggressioni ai calciatori che si sono susseguite nell’ultimo periodo. Da Ancona a Matera, passando quindi per Catanzaro. Il fenomeno ha riguardato tutta Italia e soprattutto la Lega Pro: “Si dovrebbe rivedere la figura del calciatore. Spesso – spiega Mastronardi – si pensa siano robot, strumenti e non persone. Il calciatore non si presenta in società pretendendo di giocare, ma firma un contratto e cerca di fare qualunque cosa al meglio delle sue possibilità. Senza comprendere ciò arrivare a certe deplorevoli azioni è inevitabile. Una volta un calciatore era il simbolo di una squadra, ora purtroppo si è arrivati ad un’altra dimensione”.
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