Eccolo qui, Federico Furlan. Finalmente. Il primo gol in biancorosso – atteso e ricercato a lungo – è finalmente arrivato. E non può considerarsi uno qualsiasi: quella zuccata di testa nel corso della ripresa ha infilato Bardi, il portiere il quel Frosinone che fino a ieri mattina era la capolista incontrastata della B. Il tutto è frutto di agilità, caparbietà e astuzia, caratteristiche ricercate nel montebellunese sin dal suo approdo in Puglia. E degne di nota sono state anche le prestazioni di Daprelà e Romizi: una grande prova di maturità per tutti, bravi a farsi trovare pronti davanti ad un avversario difficile e ad un test sicuramente ostico.
FURLAN, FINALMENTE – E’ festa dopo 22 presenze in campionato e 1.351 minuti giocati. La strada è stata tortuosa, ma il centrocampista classe 1990 ha avuto il merito di crederci sempre. Lui c’era anche nella sfortunata trasferta di Verona, occasione in cui – assieme al resto della squadra – sprecò occasioni ghiotte per passare in vantaggio e prima della rete definitiva di Pazzini. La prestazione fu però confortante. Un girone dopo l’avversario in questione è altrettanto gialloblù e competitivo, si chiama Frosinone: tutto però gira alla perfezione, perché oltre alla prima marcatura c’è da mettere in evidenza una performance di rilievo. Bravo nel guadagnare palloni e nel puntare l’avversario, si è fatto trovare pronto nel momento del bisogno e non in una sfida qualsiasi.
DAPRELA’ E ROMIZI, BENTORNATI – Ma se l’ex Ternana si è rivelato un jolly porta fortuna, il merito è anche del difensore svizzero. Il giocatore ex Chievo e Palermo, in questa circostanza, è stato impiegato a centrocampo nel ruolo di esterno: è dai suoi piedi che è partito il cross vincente per portare a casa l’intera posta in palio. E aldilà di questo il classe 1992 è sembrato essere particolarmente a suo agio nella situazione. Mancava dalla partita del 28 gennaio scorso col Perugia, ha rinunciato all’Avellino (cosa che ha raccolto consenso da parte dei tifosi) pur di giocarsi le sue carte in biancorosso e dopo un finale in crescendo nel girone d’andata. Bene anche Marco Romizi, un altro che a gennaio sembrava essere in partenza: quantità e sostanza importanti per contenere a dovere gli ultimi tentativi dei frusinati. Non sarà più un titolare inamovibile, ma il numero 4 biancorosso sa come si fa e non delude. Può e deve essere sempre considerata una risorsa preziosa.
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