Tutto ruota intorno al Messina. Se un girone fa la vittoria coi peloritani rappresentò il punto più alto della stagione del gabbiano, la sconfitta del ‘San Filippo’ coincide invece con uno dei più bassi. E’ un Monopoli irriconoscibile quello attuale se paragonato alla formazione capace di racimolare 17 punti nelle prime 9 gare. Nelle restanti 19 quelli ottenuti sono stati soltanto 13.
Nel girone di ritorno il Monopoli ha raccolto soltanto 5 punti, dieci in meno rispetto allo scorso ottobre. Tale rendimento vedrebbe il gabbiano al terz’ultimo posto: peggio hanno fatto soltanto Vibonese (4 punti) e Melfi (3 punti). La vittoria, poi, manca da 9 turni. E’ sempre più lontano quel 17 dicembre, occasione in cui la squadra dell’allora Zanin riusci ad imporsi fuori casa contro l’Akragas (1-2).
Si è ridotto sensibilmente il distacco dalla zona playout. Se al giro di boa il vantaggio era di otto lunghezze (25 punti rispetto ai 17 di Melfi ed Akragas), ora lo è soltanto di tre (Reggina e Catanzaro a 27, sembrano in crescita). In parole povere: dalla speranza di poter agganciare i playoff anche da decimi, alla necessità di doversi guardare le spalle. L’obiettivo principale è sempre stato la salvezza ma la corsa in questo modo si complica.
Preoccupa il digiuno di gol di Mattia Montini. Il calciatore frusinate, sin qui autore di 11 reti, è a secco dal pirotecnico pareggio del ‘Via del Mare’ contro il Lecce (ben 8 giornate, realizzò anche una doppietta).
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