Ieri Camplone, oggi Colantuono. In ogni caso il ‘Comunale’ di Chiavari ultimamente sembra stia diventando uno spauracchio per il Bari: le ultime due sconfitte in terra ligure, entrambe per 2-0, hanno senz’altro deluso le aspettative dei tifosi biancorossi. E se lo scorso anno estromise momentaneamente i galletti dai playoff, quest’anno ha impedito, per il momento, di accorciare le distanze dalle prime.
ANALOGIE – Entrambe le sconfitte sono inoltre maturate grazie alle buone prestazioni di Caputo. Il bomber altamurano (gol lo scorso anno, ieri assist per Ammari nell’azione dell’1-0) è vera croce e delizia per i supporters del galletto: lontano dalla Puglia e coi biancocelesti sta raccogliendo bottini importanti in termini realizzativi: 17 gol lo scorso anno, 14 ora dopo 29 giornate. Un riscatto considerevole dopo le ultime due stagioni in riva all’Adriatico (squalifica di un anno per il calcioscommesse nel 2013/14, solo 10 gol nel 2014/15). Aldilà di qualche disagio creato dall’erba sintetica, i biancorossi ieri pomeriggio sono apparsi in calo rispetto alle ultime uscite: le note dolenti sono da registrare prima di tutto in fase difensiva, anche se pure dalla cintola in su si è prodotto davvero poco in termini di pericolosità. Copione simile anche l’anno scorso, coi galletti pericolosi soltanto con due tiri effettuati da Valiani e Rosina. Poi il buio.
RIALZARSI – Lo scorso anno i galletti parevano aver toccato il fondo ed erano peraltro reduci da un febbraio disastroso. E invece quella sconfitta permise ai biancorossi di rialzarsi fino a raggiungere la terza piazza, per poi avere un calo vertiginoso nelle ultimissime uscite. Tutto culminò con l’estromissione ai playoff dal Novara. Stavolta, al contrario, le premesse sono diverse: il febbraio di questo Bari è il migliore della storia, come dimostrano i 13 punti raccolti e frutto di 4 vittorie ed 1 pareggio. Anche alla luce di ciò, la sconfitta odierna sorprende. Ma da quando c’è in sella Colantuono – e quindi dallo scorso novembre – la squadra ha comunque avuto un rendimento regolare e con poche interruzioni. Ora è importante mantenere, da parte di tutte le componenti, il giusto equilibrio per il cammino futuro. Anche grazie ai preziosi innesti del mercato di gennaio l’organico dei galletti ha tutto per ripartire più forte di prima. E, magari, migliorare lo score finale totalizzato dal tecnico pescarese. Potrebbe essere di buon auspicio…
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