La quasi totalità degli allenatori o calciatori avversari che, fino a poco tempo fa, erano chiamati a dare un parere sul Bari, si sono spesso espressi in maniera pressoché univoca. Quella pugliese è una società (e soprattutto una piazza) che in serie B può tranquillamente essere paragonata al classico “pesce fuor d’acqua” ed il suo blasone suscita in qualsiasi addetto ai lavori un certo timore o quantomeno rispetto riverenziale. E’ sempre stata diffusa quindi l’opinione che il Bari sia una squadra tosta da affrontare, soprattutto quando può contare sull’apporto del pubblico amico, caloroso come pochi nel panorama calcistico italiano, ma l’impressione è sempre stata quella di essere di fronte a dichiarazioni più che altro “di circostanza”.
La vittoria di ieri sera dei galletti a Benevento, contro la seconda in classifica, ha invece certamente creato nel campionato cadetto un punto di rottura ed una rimodulazione dei valori e delle gerarchie. E’ evidente che la formazione di mister Colantuono debba dimostrare sul campo, col tempo e con i fatti, di aver trovato una continuità di rendimento che possa sancire e attestare la tanto attesa “svolta stagionale” più di mille parole e congetture, ma di sicuro la consapevolezza dei propri mezzi da parte dei galletti è in costante crescita. In maniera direttamente proporzionale, sta aumentando anche il timore, questa volta effettivo, da parte degli avversari della forza di una compagine che sembra davvero aver imboccato la strada giusta.
In quest’ottica andrebbero anche interpretate le dichiarazioni di Cristian Brocchi, allenatore del Brescia, che lunedì prossimo sarà impegnato al “San Nicola” contro Galano e compagni. “I tre punti di oggi sono un passo in più verso l’obiettivo salvezza che ci siamo prefissati fin dall’inizio – ha commentato il tecnico lombardo ai colleghi di tuttobrescia.it dopo la larga vittoria di ieri contro il Cittadella – ma ora dobbiamo recuperare le energie perché fra 3 giorni ci aspetta una gara impegnativa sul campo del Bari, una squadra costruita per stare nella parti alte della classifica e servirà una prova di grande carattere e determinazione“.
Questa volta si ha la netta impressione di non aver letto le solite considerazioni “di facciata”.
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