Una vera e propria impresa, la più attesa sul campo meno atteso. L’ha compiuta il Bari, perché di questi tempi riuscire ad espugnare il ‘Vigorito’ di Benevento non è assolutamente facile: l’ultima volta in stagione regolare, il 23 novembre 2014, ci riuscì un’altra pugliese, il Lecce. Impressionante è stata l’intensità, la grinta ed il carattere offerto dai giocatori schierati da Colantuono. Un messaggio forte si doveva dare e cosi è stato, il percorso di crescita – forte anche della qualità degli innesti del mercato invernale – può proseguire con sempre più convinzione. Dopo Cesena e Ternana, si registrano altri passi in avanti.
SPOT PER LA B – Tanti complimenti, comunque, vanno fatti anche alla squadra di Baroni. Perché i sanniti meritano la posizione che occupano in classifica: va bene Brienza, Floro Flores e Galano, ma i campani con l’esperienza di Ceravolo e la freschezza di Cissè e Ciciretti non sono mai stati domi. Una sequenza di gol, emozioni ed azioni che hanno prodotto un pirotecnico 3-4. Uno spot per la B, uno spot per il calcio italiano. A qualcuno, fatte le dovute proporzioni, quasi ha ricordato l’ottavo di finale tra Manchester City e Monaco. Confronto che ci sta, se la mettiamo sul piano emotivo. E, nel suo piccolo, la posta in palio aveva la sua importanza.
GLI ESAMI NON FINISCONO MAI, LUNEDI IL BRESCIA – Neppure il tempo di esultare che c’è già necessità di rimboccarsi nuovamente le maniche. Il Bari lunedi prossimo tornerà in campo contro il Brescia, al ‘San Nicola’. Le rondinelle del solito Caracciolo hanno spazzato via con un poker il Cittadella, rimettendosi ampiamente in carreggiata per la lotta salvezza. Per dare seguito ai tre punti odierni, bisognerà far bene anche contro le rondinelle: in B partite scontate non ve ne sono, la classifica conta sempre relativamente e si lotta fino alla fine. Ed è per questo che la vittoria (per la prima volta in stagione è la seconda di fila!) ottenuta in Campania deve diventare solo un punto di partenza.
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