Un giorno cosi forse lo aspettava da tempo. La seconda vita a Bari di Cristian Galano è ricominciata nel migliore dei modi: boato, gol, timbro partita. La sensazione è che soltanto qualcosa di simile ad una delle sue giocate avrebbe potuto consentire ai galletti di avere la meglio su un Vicenza tosto e che, malgrado la sconfitta finale, ieri ha dimostrato di essere una squadra in salute e difficile da affrontare per chiunque. Impegnando severamente anche Micai.
COLPO LAST MINUTE – Un colpo – sarebbe meglio dire un ritorno – concretizzatosi proprio nelle ultime battute della sessione invernale di calciomercato. Un matrimonio frutto di un amore corrisposto: l’esterno foggiano voleva tornare, Colantuono lo aveva cercato (e lo ha affermato ieri in conferenza stampa). Alla fine tutti si sono ritrovati con soddisfazione reciproca. Contenti anche i tifosi, che nonostante il triste addio dell’agosto 2015 hanno riabbracciato Galano con entusiasmo e nella speranza che possa presto ritornare quello incontenibile dell’annata di grazia 2013/14. Certi amori fanno giri immensi e poi ritornano.
L’ABBRACCIO DEI TIFOSI – A dimostrazione di tutto ciò il boato che ieri sera aveva accolto il suo ingresso in campo. E lui, giovane classe 1991, non si è lasciato pregare. Si stava per procurare subito un penalty decisivo, ma il riscatto non è tardato ad arrivare a quattro minuti dalla fine: un sinistro chirurgico, giunto al termine di un’efficace triangolazione con Furlan e Raicevic, trafigge Vigorito. Un gol che oltre a far esplodere il ‘San Nicola’ si è rivelato pesantissimo ed ha portato in dote i tre punti. Alla sua maniera, come ai bei vecchi tempi. Perché Galano non avrà la media gol di Higuain, ma quando fa centro non è mai banale.
Lascia un commento