BARI – La batosta di Cittadella fa male, ma il Bari non può e non deve stare a guardare per continuare a raggiungere i traguardi prefissati. I playoff prima di tutto, distanti sole due lunghezze: la sfida col Perugia in tal senso è da non fallire. Per far ciò bisogna ripartire con la giusta rabbia e determinazione, mister Stefano Colantuono lo sa bene.
L’imperativo è prima di tutto voltare pagina rispetto alla settimana scorsa: “Ci mancherebbe, è il minimo che possiamo fare. E’ stato un sabato negativo sotto tutti i punti di vista, tutto è andato storto. Non mi è piaciuto l’approccio iniziale. Siamo ad una grande ricerca di un equilibrio, senza passare da un eccesso all’altro. Nelle altre otto partite abbiamo comunque fatto un buon percorso, forse qualcosina in più rispetto a Benevento e Spal. Non eravamo fenomeni prima e non siamo brocchi adesso. La squadra ha giocato ed ha corso. E penso che anche la festa in settimana coi tifosi ci abbia dato una spinta in più”.
Il mister si sofferma in modo esauriente sul mercato. Una classifica negativa può suscitare qualche malumore, ma l’equilibrio non deve mancare mai. Anche se si parla di rivoluzione. “Se prendi troppi giocatori non va bene, se non lo fai allora dicono che non ti muovi. Cosa dovremmo fare, allora? Il rendimento fatto sin ora non è bastato – dice – dobbiamo porre rimedio. Il mercato di gennaio è difficile, in genere si trovano giocatori che difficilmente giocano nelle rispettive squadre. Valiani è andato via per scelta, ha scelto il Livorno che gli ha offerto anche un prolungamento di contratto. Per questo abbiamo rimpiazzato lui con Salzano. In attacco abbiamo trovato Floro Flores, in difesa c’è Morleo dopo che per tanto tempo si era detto che servivano rinforzi sulla sinistra. E poi Parigini. Castrovilli e Scalera sono andati in un club importante, diventeranno grandi calciatori ma non possono cambiare le sorti del Bari in 4 mesi. Suagher è stato preso anche per non lasciare nulla al caso, date le condizioni di Moras. Arriveranno ancora altri giocatori, ma senza fare confusione. Tutti devono essere all’altezza e le scelte fatte le ritengo giuste”.
Spazio poi alla delicata sfida contro il Perugia. Un appuntamento da non sbagliare: “La gente vorrebbe vedere un Bari disposto a lottare fino alla fine per raggiungere l’obiettivo che tutti noi sappiamo, non ci è dato sapere se ci riusciremo. Ci sono ancora venti partite – spiega – nel mese di aprile le partite saranno sette e servirà una rosa abbastanza corposa. Col Perugia sarà vietato ripetere la gara di Cittadella. Gli umbri stanno facendo un campionato d’alta classifica, i giocatori che hanno sono importanti per la categoria. Ci aspetta una gara difficile, ma se ripeteremo le buone prestazioni precedenti e metteremo dentro voglia, volontà ed organizzazione, allora potremo essere protagonisti. Non è un match verità perché la B non si decide con una sola partita, è un campionato con tante variabili”.
Brevi considerazioni finali sulla formazione: “Floro Flores potrebbe giocare dall’inizio, Parigini ieri ha ripreso l’allenamento ed è disponibile. Vedremo in difesa. Variazioni tattiche? Vedremo. Macek al centro del centrocampo? Può darsi, è una soluzione. Saranno tutti convocati tranne gli infortunati”.
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