Nel segno della continuità: 4 risultati utili consecutivi per l’Ascoli, 3 per il Bari. I biancorossi, reduci dalla vittoria contro l’Avellino puntano al ritorno alla vittoria in trasferta, cosa che ormai manca dalla seconda giornata di campionato (Perugia-Bari 0-1). I bianconeri, invece, vogliono continuare a salire la china ed allontanarsi sempre di più dalle zone calde di classifica. L’incrocio della vigilia di Natale sarà anche il 24mo complessivo nelle Marche.
LE ULTIME SULL’ ASCOLI
Squalificato Cassata ed infortunati Lazzari ed Hallberg, mister Aglietti sembra orientato a confermare lo stesso modulo visto contro il Benevento (il 4-4-1-1) ed i 9/11 dei giocatori scesi in campo dal 1’: a centrocampo Felicioli dovrebbe lasciare il posto a Carpani e Bianchi, sulle fasce agiranno il talentuoso Orsolini e capitan Giorgi. In avanti Gatto agirà dietro l’unica punta Cacia, nessuna novità in difesa. ASCOLI (4-4-1-1): Lanni; Almici, Augustyn, Mengoni, Mignanelli; Orsolini, Carpani, Bianchi, Giorgi; Gatto; Cacia. All. Aglietti.
Indisponibili: Hallberg e Lazzari.
Squalificati: Cassata.
Diffidati: Mengoni.
LE ULTIME SUL BARI
Recuperati di colpo ben 4 calciatori squalificati (Valiani, Di Cesare, Cassani e Basha), mister Colantuono avrà sicuramente meno problemi di formazione rispetto a sabato scorso. Sarà riconfermato il modulo visto contro l’Avellino (4-3-3): Cassani e Daprelà agiranno nel ruolo di terzini, la coppia centrale sarà composta da Tonucci e Capradossi. A centrocampi dovrebbero riprendersi il posto da titolare Basha e Valiani, da valutare un eventuale impiego di Fedele (in alternativa Romizi, con possibile spostamento dell’albanese nel ruolo di mezz’ala). In attacco, oltre alle certezze Brienza e Maniero, si contendono una maglia da titolare De Luca e Fedato. BARI (4-3-3): Micai; Cassani, Tonucci, Capradossi, Daprelà; Fedele (Romizi), Basha, Valiani; Brienza, Maniero, De Luca (Fedato). All. Colantuono.
Indisponibili: Ivan, Martinho, Monachello, Moras e Sabelli.
Squalificati: nessuno.
Diffidati: Fedele, Romizi, Tonucci e Valiani.
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