L’Ascoli conquista la salvezza, il Bari conclude con l’ennesima magra figura (0-1)

Il pubblico biancorosso applaude gli ospiti. Si è spenta anche l'ultima fiammella


Bari-Ascoli 0-1BARI – Mister Colantuono, per la sua ultima partita al San Nicola, schiera i suoi con un inedito con 4-3-3 viste le assenze e squalifiche con il tridente Galano-Parigini e Furlan con un centrocampo più muscolare con Romizi ed il giovane Yebli. Dall’altra parte mister Aglietti, alla ricerca di punti per evitare i play out, schiera i suoi con un classico 4-4-2 con Cacia e Perez la coppia di attacco con il talento Orsolini esterno destro di centrocampo.

LA GARA
Giornata calda nel capoluogo pugliese, bassa affluenza di pubblico con la curva, per la prima volta in stagione, che presenta diversi spazi vuoti ed un emblematico striscione: ” per vincere serve programmazione!” Sono oltre cinquecento, invece, i tifosi marchigiani giunti in Puglia a sostenere i propri beniamini.
La partita, complice il caldo, vede ritmi molto blandi. La prima occasione e degli ospiti all’11’ con un poderoso tiro di Cacia dal limite dell’area di rigore, respinto da Micai con i pugni. Minuti di noia più assoluta, poi la partita si accende improvvisamente. Al 27′ l’Ascoli passa in vantaggio su azione di calcio d’angolo, su una serie di rimpalli il più lesto di tutti e Bianchi che insacca, nonostante Micai la riesca a deviare. Passano due lancette d’orologio ed i padroni di casa hanno una clamorosa occasione per l’immediato pareggio con Yebli, servito da Galano in area di rigore, che calcia fuori da favorevole posizione.
Nella ripresa, debutta il giovane Coratella al posto di Salzano e nei primi dieci minuti ci sono due occasioni: la prima con un colpo di testa di Daprela’ , su calcio d’angolo, di poco fuori alla destra di Lanni, la seconda con Galano che impatta debolmente il cross di Furlan. Inizia la girandola delle sostituzioni, i biancorossi ci provano ma si evidenziano i soliti limiti sotto porta. Vista la pochezza della partita, sottolineamo il coro della curva che ha richiesto a gran voce al Presidente Giancaspro giocatori che lottino ed onorino la maglia. Proprio nel primo, dei cinque minuti di recupero, Daprela’ di testa sfiora il palo dimostrandosi, evidentemente, più insidioso in fase offensiva che in quella offensiva. Finisce così con la gioia dei marchigiani per la conquista della matematica salvezza, per il Bari una stagione fallimentare con una programmazione tutta da definire. Sarà una una nuova rivoluzione?

Tabellino
BARI-ASCOLI 0-1
BARI: Micai, Cassani, Capradossi, Moras, Daprelà, Yebli (dal 13′ st Basha), Romizi, Salzano (dal 1′ st Coratella), Furlan, Galano, Parigini (dal 25′ st Romanazzo). A disposizione: Gori, Suagher, Turi, Greco, Lella, Portoghese, Allenatore: S.Colantuono.
ASCOLI: Lanni, Mogos, Augustyn, Mengoni, Almici, Orsolini, Bianchi (dal 44′ st Gigliotti), Addae, Giorgi (dal 23′ st Cassata), Perez (dal 30′ st Carpani), Cacia. A disposizione: Ragni, Cinaglia, Slivka, Bentivegna, Gatto, Favilli. Allenatore: A.Aglietti.
ARBITRO: sig. R. Ros della sez. di Pordenone.
RETI: al 27′ pt Bianchi (A).
AMMONITI: Coratella, Moras, Basha e Daprelà (B); Orsolini, Bianchi e Cacia (A).
NOTE: giornata calda e soleggiata, terreno in ottime condizioni; spettatori: 13.662 (3.312 paganti e 10.350 abbonati) per un incasso di € 73.643,92 (quota paganti: € 14.998,00, quota abbonati: € 58.645,92); angoli: 11-3 per il Bari; recuperi: 1′ e 5′.

IL TIRO MANCINO (di Marcello Mancino)
Il commento a caldo della partita del Bari






About Marcello Mancino 107 Articoli
Elemento poliedrico e ideatore della trasmissione televisiva "Il calcio che ci piace". Giornalista Pubblicista dal 2009.

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